L’artrite reumatoide è una malattia infiammatoria cronica di tipo autoimmune, caratterizzata da dolore, tumefazione, rigidità articolare (anche grave) e deformazione delle articolazioni, soprattutto a livello delle mani e dei piedi, ma che può interessare qualsiasi altra articolazione (di solito in modo bilaterale e simmetrico).

Altri sintomi possono essere:

– stanchezza;
– malessere generale;
– febbre;
– dimagrimento;
– presenza di noduli (reumatoidi) sotto la cute dei gomiti e degli avambracci.

Oltre a indagini strumentali, come radiografie ed ecografie articolari, la diagnosi è confermata da un’alterazione degli indici di flogosi e reumatici.

La terapia mira a controllarne i sintomi: in quella farmacologica si utilizzano farmaci immunosoppressori, antinfiammatori (FANS) associati a corticosteroidi e farmaci biologici. Siccome l’artrite reumatoide è un’artrite erosiva delle articolazioni e causa ridotta mobilità articolare e disabilità nelle attività giornaliere e lavorative, è facile intuire il ruolo fondamentale della fisiokinesiterapia allo scopo di ridurre il dolore, migliorare la mobilità articolare, la forza muscolare, lo stato di salute generale e la qualità della vita. Proprio per questo, l’American College of Rheumatology (ACR), consiglia economia articolare, esercizi domiciliari e partecipazione a programmi di esercizi dinamici e aerobici.

Un altro principio fondamentale è quello della riabilitazione in assenza di dolore. Inizialmente si punterà a trattamenti locali, mirati alle più gravi alterazioni distrettuali (soprattutto alle mani) e successivamente si arriverà a trattamenti globali, volti a migliorare la postura, la forza muscolare e lo stato di salute generale. Per “esercizio fisico globale” s’intende un’attività fisica personalizzata, pianificata, strutturata, che determina il miglioramento o il mantenimento di uno o più aspetti della forma fisica generale del paziente. Anche l’economia articolare, che comprende la rieducazione gestuale attraverso l’utilizzo di ausili e di ortesi, è utile sia nello stadio precoce che in quello avanzato dell’AR. Infine, molto raccomandata, è la riabilitazione in acqua che consente il movimento senza carico e dunque un aumento del tono e rilassamento muscolare, inducendo uno stato di benessere generale.