Con tale terminologia si indica un’infiammazione della borsa sottocutanea posta dietro al processo olecranico. Le borse sono piccole sacche, ripiene di liquido, detto liquido sinoviale, situate a livello delle articolazioni. La loro funzione è quella di ridurre l’attrito, funzionando come da cuscini tra tendini, muscoli e ossa, e consentendo una maggior libertà di movimento. Siccome tale struttura anatomica non si sviluppa prima dei 7 anni di età la borsite è rara nei bambini.
Può essere acuta (traumatica) o cronica, settica o asettica. Il meccanismo patogenetico nei primi casi può essere un colpo diretto (caduta sul terreno di gioco) mentre nel secondo un trauma cronico ripetuto con accumulo graduale di fluido (Una pressione prolungata o continuata è la causa più frequente e le attività che comportano più rischi sono lo studio prolungato, o tutte le professioni in cui si è costretti a fare forza sui gomiti come nel caso di minatori o idraulici). L’infezione può sopravvenire a opera di un ceppo ematogeno (Staphylococcus aureus) o per inoculazione diretta (taglio o iniezione).
All’esame obiettivo rivela una tumefazione posteriore palpabile al gomito e dolorabilità. Nella borsite settica l’area è anche calda ed eritematosa. Sebbene non vi sia interessamento intrarticolare vi può essere limitazione importante della flessione. Il trattamento della borsite asettica è conservativo e comprende un bendaggio compressivo, un cuscinetto molle per il gomito per evitare un’irritazione prolungata, ghiaccio, terapia antinfiammatoria e terapia fisica e manuale. Le tecniche di terapia manuale, come mobilizzazioni articolari, possono migliorare la mobilità del tessuto. La laserterapia, tecarterapia e gli ultrasuoni possono stimolare i processi biologici della borsa riducendo il dolore. Nei casi più resistenti la borsa viene aspirata. La borsite settica, se non risolta conservativamente, può richiedere un’incisione e un drenaggio, il trattamento aperto della ferita e una terapia antibiotica basata sui risultati della cultura. Solo dopo la guarigione della ferita potrà essere iniziato un programma di riabilitazione per il recupero del range articolare e dunque evitare rigidità.