coccigodinia

La coccigodinia è una sindrome dolorosa  che coinvolge il coccige o l’area circostante. La maggior parte dei casi è correlata ad un’anomala mobilità del coccige con conseguente infiammazione.

La coccigodinia colpisce più frequentemente il sesso femminile anche per eventi traumatici associati al parto laddove un’eccessiva tensione di muscoli e legamenti del coccige dovuta alla maggiore flessibilità per aiutare la donna a partorire può causare lesioni e parziale dislocazione dello stesso. Anche una violenta caduta sulla regione glutea (come negli sport di contatto, equitazione, sci ecc.) può causare una frattura od una lussazione del coccige innescando un’instabilità patologica e dunque dolore ed infiammazione cronici. La coccigodinia può insorgere come conseguenza di attività sportive che prevedono movimenti ripetuti della regione sacro-coccigea, (ciclismo,  canottaggio etc), in caso di obesità, per sedute prolungate ed in tutte quelle condizioni nelle quali viene esercitata troppa pressione sul coccige.

Altre cause possono essere legate a tumori, squilibri della colonna vertebrale, compressione delle radici nervose e infezioni. Il dolore, spesso molto forte, intollerabile, può essere presente, con intensità variabile, in modo costante, ed è esacerbato dalla posizione seduta, tanto da dovere usare la cosiddetta ciambella per trovare sollievo quando si deve stare seduti. Esso può regredire spontaneamente per poi ripresentarsi anche a distanza di anni. È un dolore molto invalidante che condiziona la vita di relazione, sociale, lavorativa.

La diagnosi si basa sulla storia anamnestica riferita dal paziente oltre al dato oggettivo di evocare il dolore con la digitopressione. Necessario eseguire comunque accertamenti strumentali per una corretta diagnosi differenziale quali una radiografia delle vertebre del coccige in stazione eretta e in posizione seduta e nei casi dubbi una risonanza magnetica. Il trattamento, in prima istanza, deve essere quello medico-conservativo.

La terapia farmacologica e le iniezioni di corticosteroidi alleviano i sintomi della coccigodinia (infiammazione e dolore), con effetti che possono durare anche diverse settimane. Le infiltrazioni locali con ossigeno-ozono che svolgono un’azione anti-infiammatoria possono essere ripetute più frequentemente rispetto a quelle con cortisonici. Vi sono diverse procedure che possono dare soddisfacenti risultati, compresa, in caso di esito fratturativo, la riduzione della lussazione o sublussazione, mediante manipolazione interna. La terapia fisica con impiego di tecarterapia, laser terapia, magnetoterapia e la ginnastica posturale possono essere di aiuto nel ridurre il dolore e migliorare la postura. Nel caso tali provvedimenti conservativi fallissero vi è la terapia è chirurgica che consiste nel rimuovere la vertebra dolorante.