
La riabilitazione cardiaca è un’attività che risulta di fondamentale importanza dopo un infarto miocardico, nell’insufficienza cardiaca ed anche nella coronaropatia, così come nei pazienti sottoposti a cardiochirurgia.
Gli obiettivi consistono proprio nel recuperare o quantomeno nel mantenere l’autonomia nelle AVQ (attività della vita quotidiana) nei limiti consentiti dalla compromissione cardiaca. È ormai noto che, l’allettamento superiore a 2-3 giorni, porta inevitabilmente alla perdita di tono muscolare e cardiaco (decondizionamento) e dunque la riabilitazione cardiaca deve iniziare immediatamente dopo la stabilizzazione delle condizioni cliniche del paziente.
Il programma riabilitativo, che prevede esercizi per il recupero del tono-trofismo muscolare, della deambulazione e della resistenza agli sforzi, deve essere incrementato gradualmente nell’entità e nell’intensità. In questo percorso il paziente è accompagnato e seguito da numerosi professionisti (fisiatra, infermieri, fisioterapisti, psicologi, dietisti) il cui unico obiettivo è l’individuazione di un progetto riabilitativo individuale che prevede anzitutto l’attività fisica. Tale attività deve essere modulata su ogni paziente a seguito di una serie di test funzionali iniziali, fondamentali perché il paziente possa raggiungere e ritornare allo stato funzionale pre-evento acuto.
Il paziente deve effettuare inoltre sedute individuali con gli psicologi ed i dietisti, al fine di poter affrontare una serie di aspetti (psicologici e/o relativi ad abitudini e stile di vita) che possano andare a modificare o migliorare il suo stato di salute attuale e futuro.