
La stimolazione del nervo tibiale posteriore (PTNS, *Posterior Tibial Nerve Stimulation*) è una modalità terapeutica non invasiva utilizzata per trattare varie disfunzioni del pavimento pelvico, in particolare l’incontinenza urinaria, la sindrome della vescica iperattiva e il dolore pelvico cronico.
Questo trattamento si basa sull’interazione della stimolazione elettrica con il sistema nervoso periferico, in particolare il nervo tibiale posteriore e, indirettamente, anche il nervo pudendo, che è cruciale per il controllo motorio dei muscoli pelvici. In questo articolo, esploreremo il ruolo di questi nervi, il meccanismo d’azione della stimolazione e gli effetti osservati in letteratura.
Il nervo tibiale posteriore, una branca del nervo sciatico, origina dal plesso sacrale e innerva diverse strutture a livello della caviglia, del piede e, indirettamente, del pavimento pelvico. La sua stimolazione ha un effetto primario sui muscoli che supportano la funzione vescicale e rettale, ma ha anche un’influenza sul nervo pudendo, il quale è il principale responsabile del controllo somatico dei muscoli pelvici (perineali). Il nervo pudendo innerva, tra l’altro, i muscoli del pavimento pelvico, inclusi il muscolo sfintere anale e il muscolo pubococcigeo.
Quando il nervo tibiale posteriore viene stimolato, le fibre afferenti di questo nervo inviano segnali al midollo spinale, che, tramite il plesso sacrale, attivano anche il nervo pudendo. Questo doppio effetto (diretto e indiretto) è alla base della capacità della stimolazione tibiale di migliorare il tono muscolare del pavimento pelvico, aumentare la continenza urinaria e alleviare il dolore pelvico.
La stimolazione del nervo tibiale posteriore viene eseguita tramite un dispositivo che invia impulsi elettrici a bassa intensità. Il punto di applicazione dell’elettrodo è scelto in modo da stimolare il nervo tibiale, che si trova a livello della caviglia, circa 3-5 cm sopra il malleolo mediale. L’elettrodo viene fissato in modo che possa rilasciare impulsi elettrici in modo sicuro e mirato. Una sessione di stimolazione dura generalmente tra i 20 e i 30 minuti, durante i quali il paziente è seduto e rilassato. La stimolazione viene somministrata tramite impulsi periodici, con una frequenza di somministrazione che può variare a seconda della risposta del paziente e delle necessità terapeutiche. Di solito, si consiglia una serie di 12-15 sedute settimanali per un periodo di 3-4 mesi, seguito da eventuali trattamenti di mantenimento.
Durante la stimolazione, il paziente può avvertire una sensazione di formicolio o di contrazione muscolare nella zona trattata, ma il trattamento non dovrebbe essere doloroso. La maggior parte delle persone trova la stimolazione ben tollerata. Se il paziente avverte disagio o dolore, l’intensità dell’impulso può essere regolata dal fisioterapista.
Durante il trattamento, la stimolazione elettrica genera impulsi che viaggiano lungo le fibre nervose afferenti del nervo tibiale, raggiungendo il midollo spinale e modulando l’attività dei nervi sacrali e del nervo pudendo. Questa neuromodulazione contribuisce a migliorare il controllo dei muscoli pelvici, migliorare la continenza e ridurre i sintomi associati a disfunzioni pelviche.
La stimolazione del nervo tibiale posteriore induce un fenomeno di neuromodulazione che agisce su diverse strutture del pavimento pelvico. I principali meccanismi attraverso cui questa stimolazione esercita i suoi effetti terapeutici sono:
– Neuromodulazione dei Nervi Sacrali e Pudendi: la stimolazione del nervo tibiale posteriore induce una risposta riflessa che coinvolge i nervi sacrali e il nervo pudendo. Questi nervi sono cruciali per il controllo della vescica, del retto e dei muscoli perineali, migliorando la continenza e la funzionalità del pavimento pelvico.
– Aumento della Conducibilità Nervosa: l’impulso elettrico stimola la conduzione nervosa, migliorando la comunicazione tra il sistema nervoso centrale e i muscoli pelvici, aumentando la capacità di contrazione e rilassamento muscolare.
– Modulazione dei Centri Vescicali e Intestinali: la stimolazione del nervo tibiale può influenzare la funzione della vescica e dell’intestino, riducendo l’urgenza urinaria, il dolore e il bisogno frequente di urinare o defecare.
Diversi studi clinici hanno indagato l’efficacia della stimolazione del nervo tibiale posteriore nel trattamento delle disfunzioni del pavimento pelvico, con risultati promettenti. Vediamone alcuni:
Incontinenza Urinaria. Uno studio randomizzato controllato condotto da “Peters et al. (2013)” ha riportato che la stimolazione del nervo tibiale posteriore riduce significativamente i sintomi di incontinenza urinaria, in particolare nella sindrome della vescica iperattiva, con miglioramenti osservati già dopo 12 settimane di trattamento (Peters et al., 2013). Altri autori, come “Hawker et al. (2016)”, hanno confermato che la PTNS è efficace nel migliorare il controllo della vescica nei pazienti con incontinenza urinaria da urgenza.
Sindrome del Dolore Pelvico. La stimolazione del nervo tibiale ha anche mostrato effetti positivi nel trattamento del dolore pelvico cronico. In uno studio condotto da “Snyder et al. (2015)”, la stimolazione del nervo tibiale posteriore ha ridotto significativamente il dolore nei pazienti con sindrome del pavimento pelvico doloroso, aumentando la qualità della vita e migliorando la funzionalità sessuale (Snyder et al., 2015).
Controllo Muscolare e Funzione del Pavimento Pelvico. La stimolazione tibiale ha effetti benefici sulla tonicità muscolare del pavimento pelvico, migliorando la capacità di contrazione dei muscoli pelvici, come dimostrato in uno studio di “Huang et al. (2017)”, che ha osservato un incremento del tono muscolare e una riduzione del rischio di prolasso uterino e vescicale (Huang et al., 2017).
La stimolazione del nervo tibiale posteriore si sta affermando come una terapia sicura ed efficace per una varietà di disfunzioni del pavimento pelvico, tra cui l’incontinenza urinaria, il dolore pelvico cronico e i disturbi legati alla funzione vescicale e intestinale. Il suo meccanismo d’azione attraverso la neuromodulazione dei nervi sacrali e pudendi rappresenta un approccio promettente che ha dimostrato benefici significativi nella pratica clinica.
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Articoli di Riferimento
- Peters, K. M., et al. (2013). Posterior Tibial Nerve Stimulation in the Treatment of Overactive Bladder and Urinary Incontinence. Journal of Urology, 190(2), 487-494.
- Hawker, C., et al. (2016). Efficacy of Posterior Tibial Nerve Stimulation for Overactive Bladder and Urinary Incontinence. Neurourology and Urodynamics, 35(5), 584-590.
- Snyder, M. S., et al. (2015). The Role of Posterior Tibial Nerve Stimulation in Chronic Pelvic Pain Management. Journal of Pelvic Medicine and Surgery, 21(3), 99-104.
- Huang, S., et al. (2017). Effects of Posterior Tibial Nerve Stimulation on Pelvic Floor Muscle Strength in Women with Stress Urinary Incontinence. International Urogynecology Journal, 28(6), 953-959.
